Alla terza stagione agonistica durante la pandemia da COVID-19 avevamo davvero agognato a una stagione "normale" in cui, pur con mille cautele ormai divenute abituali, avremmo dovuto guardarci solo dalle qualità tecniche delle squadre avversarie.
Invece la palla a terra l'ha schiacciata di nuovo il coronavirus. Abbiamo preso dimestichezza con gli innumerevoli e sempre aggiornati protocolli di sicurezza, tappezzato la palestra di indicazioni e avvertenze, abbiamo chiesto aiuto a genitori volenterosi per sanificare palloni - panchine - pali - reti....ne abbiamo istruiti altri che fungessero da COVID manager, abbiamo compilato elenchi di accompagnatori a ogni gara, abbiamo imparato a trasmettere le partite sui canali online, abbiamo giocato fino a fine luglio!
Eppure non è bastato: il muro innalzato è stato aggirato e la difesa di seconda linea non è arrivata in tempo.
Punto al COVID-19!
Dobbiamo quindi rialzarci e ricominciare. Abbiamo aggiunto consulenze mediche a genitori e ragazzi per motivare alla vaccinazione e controllare i calendari vaccinali, valutare l'andamento clinico degli ammalati e gestire i tempi del loro rientro in attività, abbiamo istituito una collaborazione con un servizio pubblico di Medicina dello Sport per la certificazione del "return to play",
Abbiamo soprattutto proseguito l'attività di allenamento perché i ragazzi continuassero a vivere la loro esperienza di sport, di amicizia, di formazione: ancora più significativa in tempi di quarta ondata.
